Un filo di seta si racconta
La conferenza Un filo di seta si racconta, che si terrà a Schignano sabato 6 luglio alle ore 20:30, presso il salone dell’ex Asilo Infantile – Peduzzi Donato Lanee – situato al numero 12 di Via Nusee, è un ritorno agli inizi del ‘900 quando il lavoro minorile era normalità, la fatica delle donne solo un dovere e la sopravvivenza era l’unico obiettivo di ogni nucleo familiare.
A Dizzasco, donne e bambine, provenienti anche dalle frazioni e dai paesi vicini, lavoravano nell’Incannatoio Castelli, un imponente stabilimento che sorgeva nell’odierno Parco del Telo – Valle dei Mulini, mentre mariti e padri si trovavano lontani, chi in cerca di lavoro chi a difendere la Patria. La storia e, in particolare, il lavoro delle bambine operaie sono stati “personificati” attraverso la realizzazione di caratteristiche Tusan (bambine, ragazzine, ragazze).
Per meglio comprendere che cosa racchiude in sé ogni Tusa
“I Tusan del Canatori”, realizzate a mano dalle volontarie dell’Associazione Amici di Dizzasco e Muronico, pertanto, sono il simbolo, la sintesi e il frutto di una ricerca legata ad una realtà storica ed economica del nostro territorio che merita di essere ricordata.
Tale studio, basato su varie tipologie di fonti, si è protratto in un arco temporale di cinque anni ed è stato integralmente donato all’Associazione dalle docenti Patrizia Maspero e Rina Bernasconi affinché il loro impegno rimanga quale atto d’amore per Dizzasco e la Valle Intelvi.
Durante la serata, a cura della Associazione Amici di Dizzasco e Muronico, verrà presentato il libro che è stato realizzato sempre dalle due docenti come trascrizione della loro ricerca, con l’intenzione di mantenere vive le tracce di questa storia dolorosa, ma nello stesso tempo preziosa in quanto patrimonio di un passato di fatiche e di sacrifici. I temi toccati, quali lo sfruttamento, la precarietà, la sicurezza sul posto di lavoro, l’emigrazione, sono tuttora attuali e sono un filo che lega il mondo del lavoro di ieri e, in alcuni casi, di oggi.
Un altro tema importante che si vuole mettere in evidenza è quello legato alla solidarietà che univa le donne di un tempo, disposte anche ad accogliere nella propria casa persone fragili, come bambini rimasti soli, senza pretendere nulla in cambio.
Sfogliando e leggendo le pagine di questa pubblicazione, il lettore avrà la possibilità di calarsi in quel mondo, quasi da tutti volutamente dimenticato, per meglio comprendere che cosa racchiude in sé ogni Tusa.
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