Le ruote del pane in val d’Intelvi e in Italia

La ruota del pane
Date
Maggio 25, 2024 - Giugno 16, 2024
Time
21:00 - 23:00
Location
San Fedele, Centro Valle Intelvi
In Eventi

Le ruote del pane in val d’Intelvi e in Italia

Sabato 25 maggio, presso la sede del Municipio di Centro Valle Intelvi, nei locali della ex biblioteca è stata inaugurata la mostra Le ruote del Pane in Valle d’Intelvi e in Italia, progetto di grande valore culturale organizzato dalla ASSOCIAZIONE 2, in partenariato con il Comune di centro valle Intelvi. La mostra è frutto del lavoro di costante ricerca dell’Ingegner Setti, quale presidente della Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici.

L’evento rientra nel programma del progetto P.N.R.R. La cultura che accoglie – Borghi comacini in rete ed è volto – Intervento 2 Conoscere, comprendere, comunicare: la condivisione del patrimonio come strumento di promozione.

Il rispetto di un lavoro, che nasce dalla storia e dalla tradizione di un territorio

Il rispetto di un lavoro, che nasce dalla storia e dalla tradizione di un territorio, è il tema attorno al quale è nata l’idea di questa mostra che vuole mettere su un piedistallo per un periodo relativamente breve i vari aspetti architettonici, paesaggistici, tecnici e antropologici dei mulini della valle d’Intelvi ponendoli a confronto dei molteplici mulini operativi o ormai scomparsi dell’Italia.
Nient’altro come il lavoro agricolo ed il contatto con una materia alimentare viva come il grano ed il pane, mettono in risalto una dipendenza naturale o, meglio, il fatto che tutto ciò che abbiamo, tocchiamo, ammiriamo, mangiamo, non lo abbiamo fatto noi, è di un Altro; è dono di Dio all’uomo. La mostra vuol far trasparire quanto sostenuto, mettendo in relazione i mulini con l’ambiente, il paesaggio umano presentandone la sua evoluzione legata fondamentalmente alle grandi scoperte della storia. L’uomo interagisce governando queste “macchine “entra in rapporto con la natura e, attraverso il lavoro crea, sviluppa, mantiene un territorio e lo fa fruttare con il suo talento. Dono, natura, lavoro, fatica, riposo, festa, vengono scanditi dalle immagini e dai “reperti” e documenti esposti lasciando intravedere al fondo di tutto, un’origine buona, una positività, che poi è il motore che sta dietro ad ogni impresa umana. Sono aspetti molto belli che vale sicuramente la pena di conoscere, quella bellezza che costituisce il vero antidoto contro l’appiattimento.
Le varie sezioni presenti nella mostra espongono:
• il paesaggio dei mulini, i mulini nel paesaggio;
• le tipologie del mulino.
In questa sezione si comprende come il mulino divenne uno dei prodotti tecnologicamente più avanzati e sviluppo tecnologie diverse sotto il profilo degli utilizzi energetici (mulini a vento, mulini ad acqua terragni, fluviali o a marea).
Mulini per la produzione di farine (granaglie e castagne) di birra, olio, per l’industri tessile, per la follatura dei panni, per la pilatura del riso, per la concia delle pelli nella metallurgia e nel in questa sezione sono esposti i modelli tridimensionali delle macchine leonardesche che hanno ispirato la costruzione delle varie tipologie di macchine. Quest’ultime presenti in scala ridotta.
La Mostra presenta varie sezioni:
• un modello di un mulino della valle d’Intelvi che si pone in relazione con un modello completamente diverso quale il Mulino galleggiante sul Po;
• grida e editti sul tema dei mulini e tassa sul macinato;
• componenti meccaniche dei mulini nella fotografia;
• mugnai e religiosità popolare;
• mulini nel folclore, nella poesia e nell’immaginario collettivo;
• gli attrezzi del mestiere utilizzati per la macinazione del grano;
• repertorio fotografico e documentale di alcuni mulini della valle d’Intelvi.

Un percorso stimolante che non vuole essere una passeggiata nostalgica, una sorta di adorazione di “ceneri” di una antica situazione ormai sepolta da tanti anni.
Vuole essere piuttosto un forte richiamo alle nostre origini, alla nostra storia e tradizione.
Per rendere vive la storia e la tradizione, così come si tiene acceso un fuoco se riusciamo a custodirlo abbiamo l’obbligo di alimentarlo apportando al focolare ciascuno il suo “stocco” di legna”. Solo in questo modo, guidati dal ricordo potremo intraprendere con più sicurezza il sentiero che ci proietta verso un futuro che speriamo sia migliore.

Lavorano con noi

  • Organizer Name: Centro Valle Intelvi

Largo IV Novembre, San Fedele Intelvi

Lun – Ven: 8:00 am – 6:00 pm

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